Un borghese piccolo piccolo

Anno:
1977
Durata:
118

Sinossi

L’impiegato statale Giovanni Vivaldi è ormai prossimo alla pensione. Le sue giornate, come quelle di tanti lavoratori, si dividono tra ufficio e famiglia. Giovanni ha un solo figlio, Mario, diplomato a fatica ragioniere, un ragazzo non molto sveglio che cerca d’essere inserito nell’ufficio dove lavora suo padre. Giovanni, per aiutare il figlio, si spinge fino a degradarsi nei confronti dei suoi superiori, iscrivendosi a una setta massonica che gli consentirebbe di ottenere favoritismi che prima non avrebbe mai potuto sperare. Quando le cose sembrano andare per il meglio, Mario rimane ucciso, colpito per caso da una pallottola vagante a seguito d’una sparatoria. L’evento atroce stravolge la vita dei Vivaldi. La moglie rimane gravemente invalida; Giovanni, in balia del tormento e dell’odio, si mette sulle tracce dell’assassino sottraendolo addirittura alla polizia. Individuato l’uomo, Giovanni lo sottomette a torture bieche e laceranti che lo condurranno alla morte. Ottenuto ciò che voleva, l’uomo ormai stanco e rassegnato si prepara alla vecchiaia e alla pensione. Nonostante l’età ormai avanzata, dopo un casuale scontro verbale con un giovane, sentirà però il bisogno improvviso di uccidere ancora.

Note a margine

Il film segna probabilmente la fine della commedia all’italiana. I toni beffardi, divertiti e goliardici, che Monicelli aveva mantenuto nelle sue precedenti rappresentazioni dell’italianità qui si annullano, si ingrigiscono e si fanno pessimistici. Figlio degli anni settanta e della mutazione degli ideali, Un borghese piccolo piccolo non lascia traccia dei valori umani precedenti, trasformati da una società spinta al limite dall’alienazione e dalla violenza. Una pellicola dall’avanzamento tragico, con un Alberto Sordi che per la prima volta nella sua carriera assume toni incondizionatamente drammatici. Il film si aggiudica tre David di Donatello: miglior regia, miglior film e miglior attore protagonista.

Artistic Cast:
Alberto Sordi (Giovanni) Shelley Winters (Amalia) VIncenzo Crocitti (Mario) Romolo Valli (Spaziani) Paolo Paoloni (Collega) Renato Malavasi (Direttore cimitero) Enrico Beruschi (Tito) Renato Scarpa (Prete)
Crew:
regia Mario Monicelli soggetto Vincenzo Cerami sceneggiatura Sergio Amidei Mario Monicelli fotografia Mario Vulpiani montaggio Ruggeto Mastroianni musica Giancarlo Chiaramello
Direction notes:
Il film segna probabilmente la fine della commedia all'italiana. I toni beffardi, divertiti e goliardici, che Monicelli aveva mantenuto nelle sue precedenti rappresentazioni dell'italianità qui si annullano, si ingrigiscono e si fanno pessimistici. Figlio degli anni settanta e della mutazione degli ideali, Un borghese piccolo piccolo non lascia traccia dei valori umani precedenti, trasformati da una società spinta al limite dall'alienazione e dalla violenza. Una pellicola dall'avanzamento tragico, con un Alberto Sordi che per la prima volta nella sua carriera assume toni incondizionatamente drammatici. Il film si aggiudica tre David di Donatello: miglior regia, miglior film e miglior attore protagonista.

Selezione film

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