Karin, profuga lituana, per rimanere in Italia dopo la seconda guerra mondiale, sposa Antonio, un marinaio di Stromboli, una delle isole Eolie. La vita sull’isola è però troppo dura e lei, considerata dalla gente una straniera e pressata dalla gelosia del marito, non riesce ad adattarsi. Durante un’eruzione del vulcano, disperata e incinta, tenta di andarsene. Usa il proprio fascino per farsi aiutare dal guardiano del faro, ma la notte si smarrisce e, sconfortata, invoca Dio. Quindi ritorna, decisa a salvare il figlio che le nascerà.
Note a margine
Girato con diversi momenti di improvvisazione e molti attori non professionisti, questo è il primo dei sei film (contando anche il terzo episodio del film collettivo Siamo donne) che Rossellini ha fatto con la Bergman, riunito in trilogia con Europa ’51 e Viaggio in Italia sul tema della solitudine. A seguito del fim e della relazione tra il regista e l’attrice (sfociato nei rispettivi divorzi e nel matrimonio), ci furono diverse polemiche e voci (oltre al costante assediamento dei fotografi di giornali scandalistici) che finirono con l’alimentarne il successo, tranne negli USA, dove venne ostacolato da un montaggio diverso che ne ridusse la durata. Il film portò anche attenzione turistica all’isola e fece vincere alla Bergman, in una delle sue migliori interpretazioni, un Nastro d’argento.