Giovanna è una donna sposata a un uomo più vecchio e si annoia, ma quando conosce Gino Costa, un giovanotto che se ne va in giro senza meta e si è fermato presso la loro trattoria, lo induce prima a diventare il proprio amante e poi a uccidere il marito con un finto incidente stradale. Compiuto il delitto e riscossa lei l’assicurazione, lui si rende conto di avere sostituito il marito e anche per rimorso scappa da un’altra donna, una prostituta comprensiva. I due complici però si rivedono per caso e lei gli rivela di essere incinta. La polizia intanto ha capito e lo sta cercando e i due decidono di fuggire, ma durante la fuga avviene un incidente: Giovanna muore e Gino viene raggiunto dalla polizia che lo accuserà di aver ucciso entrambi.
Note a margine
Ispirato al romanzo Il postino suona sempre due volte (1934) di James Cain, il film è l’esordio del regista e apre la strada al neorealismo attraverso il filtro dei romanzi noir americani e il realismo francese alla Jean Renoir, con qualche nota decadente e autocompiaciuta che però non perde eleganza. Considerato scandaloso, il film venne proibito e condannato alla distruzione, ma Visconti riuscì a salvare e nascondere una copia del negativo, da cui vennero stampate le copie successive.