Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro, 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di Nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.
L’amore buio
Sinossi
Trailer:
Artistic Cast:
Irene De Angelis (Irene)
Gabriele Agrio (Ciro)
Luisa Ranieri (Madre di Irene)
Corso Salani (Padre di Irene)
Valeria Golino (Psicologa del carcere)
Anna Ammirati (Analista di Irene)
Fabrizio Gifuni (Psicoterapeuta)
Crew:
regia, soggetto e sceneggiatura
Antonio Capuano
montaggio
Giogiò Franchini (amc)
direttore della Fotografia
Tommaso Borgstrom
musiche
Pasquale Catalano
scenografia
Maica Rotondo
costumi
Francesca Balzano
trucco
Ciro Florio
montaggio del suono
Riccardo Spagnol
suono in presa diretta
Emanuele Cecere
direttore di produzione
Sabina Tornatore
aiuto regia
Sergio Panariello
casting
Claudio Grimaldi
organizzatore generale
Gennaro Fasolino
prodotto da
Gianni Minervini
produttore associato
Andrea Lanzone
una produzione
L.G.M. – Ellegiemme
in collaborazione con
RAI Cinema
Direction notes:
«Quando ti appresti a realizzare un film, dopo averne tu stesso scritto, soggetto e sceneggiatura, sai (ti illudi?) come metterci mano. Lo hai ascoltato, ne conosci la voce. lo hai guardato. Spiato. Pesato. Dei personaggi riconosceresti in giro le facce, gli sguardi, gli occhi! (Gli occhi!) Sai come trattarlo, da quali angoli guarda la vita, che luce vuole. Ecco, la luce. In questo progetto dovrebbe, per tutto il film, avere diciamo così, due facce. Quando racconta Ciro e il suo mondo: colorata, accesa, febbrile, quasi bruciata. Estrema. Quando invece c'è Irene e il suo mondo: pallida, pulita, fredda, quasi elegante. Sai che è agevole realizzare ciò, perché sul set Ciro e Irene si incontreranno, quanto forse i loro mondi. Mai. Questo è stato il preciso codice per tutti noi. Individuare, ognuno nel proprio campo, i segni dei due mondi, o meglio, le due facce. Quella proletaria, picaresca, di strada. E quella borghese, chiusa, privata, incomunicabile. Gli ambienti e gli abiti innanzitutto e l'attenzione a quando i segni di queste due realtà sgretolassero o magari tendessero verso l'altra.
Anche per scegliere i protagonisti ho seguito i due canali. Ciro, l'ho cercato e trovato nelle scuole di periferia. Istituti professionali, dove i ragazzi dovrebbero imparare a diventare fotografi, cuochi, elettricisti. Irene nei licei della città. Specie in quelli classici. Ne ho visti e sentiti migliaia. La ricerca è durata un anno. Irene l'ho individuata abbastanza subito. Ciro no. Ho passato molte notti a pensare, guardare e riguardare gli ultimi provini. A tre giorni dall'inizio ho deciso.
Una sola volta si sono incontrati sul set. Si sono ignorati. Lo sai ormai, che misurarsi con i giovanissimi alla prima prova è una specie di salto nel vuoto. Lo fai ancora una volta. Ma hai sempre tenuto stretta Irene con la sinistra, mentre con l’altra stringevi Ciro. E viceversa. Attraverso di me, io lo so, l'ho visto, si sono toccati e tenuti insieme. Così vorrei fosse il film.»
Antonio Capuano
Selezione film
La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.