Suo fratello abbandona la ballerina Aida, e lui, Lorenzo, un romantico sedicenne di buona famiglia borghese, decide di occuparsene offrendole aiuto. Finisce, come prevedibile, con l’innamorarsi di lei, ma la differenza d’età e di classe hanno la meglio e così lei, consigliata anche da un sacerdote, professore di matematica del ragazzo, se ne va. Prima del distacco definitivo un ultimo incontro affettuoso. Un’iniziazione sentimentale tratteggiata con delicato pudore nella provincia crepuscolare tra Parma e Riccione.
Note a margine
Prodotto da Maurizio Lodi-Fè per Titanus, il film è scritto da Benvenuti, De Bernardi, Patroni Griffi, Mediali e Valerio Zurlini che, al terzo film, conferma il suo talento nel mettere in scena con raffinata sensibilità psicologica le schermaglie, gli slanci improvvisi, le soffrenze d’amore di un breve quanto intenso e impossibile idillio. Magistrale direzione di attori: Jacques Perrin, sedicenne, e Claudia Cardinale, ventunenne (doppiata da Adriana Asti) danno vita a due personaggi indimenticabili: l’adolescente colto nell’attonito sconcerto della prima esperienza sentimentale, e la ballerina alla deriva, ma ancora capace di slanci sinceri. Efficace utilizzo della colonna sonora che si avvale oltre che dell’Aida di Giuseppe Verdi, cantata da Beniamino Gigli, di diverse canzonette in voga all’epoca, sempre intonate al clima del racconto: Tintarella di luna, Il cielo in una stanza, Una zebra a pois, cantate da Mina, e Rock matto e Impazzito per te, cantate da Adriano Celentano.