Il dottor Guido Tersilli, per monetizzare la sua laurea in medicina e poter aprire il tanto agognato studio medico, entra in convenzione con la mutua. Tra farmaci d’ogni tipo e costante ricerca di pazienti, inizia l’attività del medico arruffone. Lavora furbamente in studio e in ospedale, e qui entra nelle grazie del primario che lo aiuta a salire di livello affidandogli sempre più degenti. A un certo punto, decide di curare il dottor Bui, ormai in fin di vita e destinato a lasciare i numerosi mutuati che ha in cura. Approfittando della situazione, Guido finge d’innamorarsi della moglie dell’anziano dottore così da indurla a farsi lasciare tutti i pazienti del marito. Lascia quindi la fidanzata Teresa, snobbandola e denigrandola, e si mette con la vedova del dottor Bui, ormai morto, lavorando dal suo studio. Quando lei parte per un viaggio, però, cambia indirizzo allo studio e fa perdere le proprie tracce. Trasferitosi nel nuovo stabile, conosce Anna Maria, che sposerà. La sua attività di medico va a gonfie vele ma è stressato dal troppo lavoro. Vittima di un malore, viene portato nell’ospedale dove s’era attirato le antipatie degli ex-colleghi. Come lui in precedenza con Bui, i medici cercano di approcciare la moglie di Guido per rubargli i pazienti. Il sagace, benché ancora convalescente, Tersilli sfugge al tranello scappando dall’ospedale. E nel finale si inventa di ricevere i pazienti per telefono, comodamente da casa.
Note a margine
Per quanto divertente, il film all’uscita fece un certo scandalo e venne visto come denuncia di un sistema corrotto o corruttibile della sanità italiana. In mezzo a tante situazioni esasperate e da commedia, racconta anche qualche piccolo dramma (come un disoccupato che chiede al dottore il 30% dell’incasso per falsi interventi effettuati sui suoi figli, perfettamente sani). Il protagonista Alberto Sordi, ormai nel pieno della sua carriera, venne premiato con il David di Donatello, e Pupella Maggio con un Nastro d’argento, quale migliore attrice non protagonista. Al film seguì l’anno successivo Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, per la regia di Luciano Salce.