L’estrema periferia romana fa da sfondo a tre storie prima parallele e, successivamente, legate fra di loro dal filo rosso della droga e della criminalità. Marco, dopo cinque anni passati in carcere, torna a casa sforzandosi di cercare una vita normale, lontana dai traffici illeciti che avevano causato il suo arresto. Il tentativo di dimenticare il suo passato e di iniziare una nuova vita è destinato al fallimento: l’uomo, abbandonato dalla famiglia, si lascia convincere dai suoi ex-compari, Glauco e Mauro, a riprendere a spacciare. Marco si ritrova di nuovo a convivere con la delinquenza e inizia a vendere cocaina sulla panchina di un piccolo parco. Questa diverrà per lui una sorta di isola dalla quale gli è possibile osservare le vite altrui e riflettere su se stesso. Sonia, studentessa universitaria, lavora nella bisca di Sergio. Il suo tentativo di studiare e di rendersi indipendente economicamente viene vanificato dalla dura realtà che la circonda. L’illusione di trovare la comprensione di Sergio e l’amicizia di Marco si mescola alla stanchezza e alla rassegnazione. La terza storia riguarda tre ragazzi, Faustino, Massimo e Federico. Diversi fra loro ma costretti a un’amicizia che li rende apparentemente invulnerabili, i tre si trovano invischiati in una serie di eventi concatenati che li porteranno a scontrarsi non solo fra loro, ma anche con la dura realtà della strada. Un motorino scambiato per un po’ di cocaina porta le tre storie a intrecciarsi drammaticamente. I protagonisti, una volta incontratisi, lasceranno dietro di loro una scia di fuoco, sangue e violenza.