Due soldi di speranza

Anno:
1951
Durata:
110

Sinossi

Dopo il servizio militare, Antonio Catalano torna nel suo paesino. È innamorato di Carmela, figlia del pirotecnico del paese, ma le famiglie dei due innamorati si osteggiano e il matrimonio sembra un sogno irraggiungibile. Il lavoro scarseggia nel napoletano, la famiglia di Antonio è povera e numerosa. Il parroco del paese aiuta Antonio proponendogli di dare una mano al sagrestano, ma quando viene fuori che il giovane, per arrotondare, si reca a Napoli, di notte, a fare l’attacchino di manifesti per i comunisti viene scacciato in malo modo.

Carmela, impaziente, chiede ad Antonio di ricorrere all’espediente della “fuitina”: per avere il suo Antonio è disposta ad affrontare il “disonore” di una fuga d’amore con lui, ma neppure questa scelta estrema persuade i genitori che, anzi, la allontanano da casa. Antonio reagisce caparbiamente alla situazione avversa e decide di sposare Carmela malgrado le condizioni sfavorevoli. La solidarietà dei compaesani, che faranno a gara per garantire alla coppia l’indispensabile per vivere, premierà quei “due soldi di speranza”, unica ricchezza dei due giovani.

Note a margine

Palma d’oro al Festival di Cannes, osannato da molti e osteggiato da chi vedeva nel film la resa di un neorealismo che si tingeva di rosa, visto a distanza di anni il film resta un esempio di commedia all’italiana ante litteram, un film che sembra contenere, in embrione, i futuri sviluppi di un genere che esploderà negli anni ’60.

Castellani elabora la sceneggiatura basandosi su interviste a un vero disoccupato e affida a una bravissima Titina De Filippo il compito di tradurre i dialoghi in una sorta di “napoletano universale”, cinematograficamente più commestibile. La storia è incentrata sul personaggio maschile, ma è Carmela (Maria Fiore) che si propone come personaggio vivo e autentico, entrando nella galleria dei grandi personaggi femminili del cinema italiano del periodo (basti pensare alla Maddalena di Bellissima interpretata da Anna Magnani).

Autore solitario e insofferente alle mode, Castellani coglie nel neorealismo gli aspetti più vivaci e cronachistici, in particolare quelli legati al gioco della recitazione che diviene quasi “gioiosa”, all’insegna del sorriso. La sua regia è improntata a un formalismo che, rispetto alla lezione neorealista, sembra voler mediare l’impatto naturalistico attraverso la ricerca di uno stile che proseguirà nelle opere successive anche televisive.

Artistic Cast:
Maria Fiore (Carmela) VIncenzo Musolino (Antonio Catalano) Filomena Russo (Madre di Antonio) Luigi Astarita (Pasquale) Carmela Cirillo (Giuliana) Gina Mascetti (Flora)
Crew:
regia Renato Castellani soggetto Renato Castellani Ettore Maria Margadonna sceneggiautra Renato Castellani Titina De Filippo fotografia Arturo Gallea montaggio Jolanda Benvenuti musica Alessandro Cicognini
Direction notes:
Palma d'oro al Festival di Cannes, osannato da molti e osteggiato da chi vedeva nel film la resa di un neorealismo che si tingeva di rosa, visto a distanza di anni il film resta un esempio di commedia all'italiana ante litteram, un film che sembra contenere, in embrione, i futuri sviluppi di un genere che esploderà negli anni '60. Castellani elabora la sceneggiatura basandosi su interviste a un vero disoccupato e affida a una bravissima Titina De Filippo il compito di tradurre i dialoghi in una sorta di "napoletano universale", cinematograficamente più commestibile. La storia è incentrata sul personaggio maschile, ma è Carmela (Maria Fiore) che si propone come personaggio vivo e autentico, entrando nella galleria dei grandi personaggi femminili del cinema italiano del periodo (basti pensare alla Maddalena di Bellissima interpretata da Anna Magnani). Autore solitario e insofferente alle mode, Castellani coglie nel neorealismo gli aspetti più vivaci e cronachistici, in particolare quelli legati al gioco della recitazione che diviene quasi "gioiosa", all'insegna del sorriso. La sua regia è improntata a un formalismo che, rispetto alla lezione neorealista, sembra voler mediare l'impatto naturalistico attraverso la ricerca di uno stile che proseguirà nelle opere successive anche televisive.

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.