È la storia di Maria Goretti, ragazza dodicenne dell’agro pontino, uccisa durante un tentativo di stupro e poi diventata santa per aver perdonato prima di morire (e poi per intercessioni durante le preghiere dei fedeli che ne ricevettero guarigioni) il proprio assassino, un ragazzo del luogo, figlio di un alcolista e sbandato, catturato e condannato.
Note a margine
La storia di Maria Goretti (1890-1902) fece scalpore. Il film è uscito l’anno precedente della canonizzazione della santa, venerata soprattutto in un santuario di Nettuno. Anche il suo assassino, Alessandro Serenelli (1882-1970), si pentì e si convertì in carcere. Il film ha vinto il Nastro d’argento nel 1950. È stato definito neorealismo in chiave cattolica e ha un importante lavoro fotografico di G.R. Aldo (Aldo Graziati), che riesce a rendere l’atmosfera delle paludi e il clima affocato del giorno dello stupro con rara maestria.