Il 25 settembre 1967 a una rapina alla filiale del Banco di Napoli di largo Zandonai a Milano fece seguito una lunga sparatoria per le vie della città. Il film racconta questo episodio della malavita e i modi in cui questa taglieggiava, estorceva, imponeva omertà e reticenza instaurando un clima di terrore tra i proprietari degli esercizi commerciali, la gente comune, ma anche i concorrenti d’altre attività di malaffare, dallo sfruttamento della prostituzione alle case di gioco d’azzardo clandestine, magari con la scusa iniziale di finanziare una rivoluzione leninista. Attraverso il personaggio del commissario e i suoi racconti, si ricostruisce la vicenda dell’inseguimento, dell’identificazione e della cattura dei malviventi.
Note a margine
Il film avrebbe dovuto partecipare al XXI festival di Cannes, ma le proteste studentesche del 1968, riverberate per solidarietà da registi e operatori culturali presenti alla rassegna impedirono lo svolgimento del festival. Il film venne selezionato comunque al XVIII festival di Berlino e resta uno dei primi esempi di quel che verrà chiamato poi “docu-fiction”, allo stesso tempo funzionando, soprattutto per il ritmo del montaggio, come modello per i film di genere “poliziottesco”. L’interpretazione di Volonté venne premiata con il Globo d’oro e con la Grolla d’oro.