Gemma, figlia di un affittacamere e infelicemente sposata con un professore, tradisce il marito con il fratellastro. Un amore complicato reso impossibile dalla contessa Coceanu che la ricatta, costringendola alla prostituzione per non rivelare il tradimento al consorte. Disperata, Gemma si avvicina sempre di più al marito, impara ad amarlo e gli chiede aiuto quando non può più sopportare le angherie della contessa.
Note a margine
Melodramma trattenuto, vicino a certi temi del cinema di Raffaello Matarazzo ma resi più eleganti e raffinati dalla mano di Soldati, La provinciale è, come dice il titolo, il ritratto di un personaggio femminile iscritto in un contesto preciso, quello dei luoghi fuori dai grandi centri, benestanti, borghesi e ipocriti, divisi tra ambizioni e piccolo benessere, ma anche segreti e soprusi.
Girato e ambientato a Lucca, sebbene la città non sia mai esplicitamente nominata, e scritto da Soldati con Sandro De Feo, Jean Ferry e Giorgio Bassani da un racconto di Alberto Moravia (contenuto nella raccolta L’imbroglio), è un film di prime volte: il primo film tratto da Moravia, ma anche il primo film in cui Gina Lollobrigida nel ruolo di Gemma recita con la propria voce. Prime volte che hanno garantito al film un buon successo, partito con l’apprezzamento al Festival di Cannes, dove era in concorso, e suggellato dalla Grolla d’oro vinta a Saint-Vincent (assegnata per la prima volta proprio nel ’53) e dal Nastro d’argento a Gabriele Ferzetti nel ruolo di Franco.