Piombo fuso

Anno:
2009
Durata:
80

Sinossi

Da Gaza non si esce, a Gaza non si entra.

È il 6 Gennaio 2009, l’undicesimo giorno dell’attacco israeliano contro la Striscia di Gaza. Mentre al di là del muro invalicabile che separa Gaza dal resto del mondo continuano i bombardamenti aerei e s’intensifica l’invasione di terra, nessun testimone è ancora riuscito a penetrare nella Striscia, a forzare il blocco assoluto imposto dalle truppe d’occupazione alla stampa internazionale.

Dalla frontiera con l’Egitto passano solo i feriti, i morti, e qualche camion di medicinali. Chi è qui per raccontare la guerra deve accontentarsi di qualche frase rubata a chi accompagna i feriti, mentre tutti gli obiettivi sono puntati oltre il confine a inquadrare le colonne di fumo nero tra le case in lontananza.

Poi, inaspettatamente e quasi per caso, si schiude un’impercettibile falla nel dispositivo impermeabile del confine. Prima che si richiuda, in pochissimi riescono a passare. Tra loro c’è anche un regista con una telecamera. Questo film mostra ciò che quella telecamera ha potuto filmare al di là di quel confine; è il semplice racconto per immagini della vita quotidiana a Gaza durante gli ultimi drammatici giorni dell’operazione “Piombo Fuso”.

Trailer:
Crew:
regia Stefano Savona immagine e suono Stefano Savona montaggio Marzia Mete musiche Massimo Zamboni montaggio del suono Jean Mallet correzione colore Eric Salleron una produzione Pulsemedia prodotto da Roberto Ruini Fausto Rizzi
Direction notes:
«Già quasi a Gaza per "filmare la guerra" ripensavo alle immagini che la televisione aveva mostrato sin dai primi momenti dell'attacco. Le macerie, i morti, i feriti, mille volte le stesse inquadrature senza contesto, disseminate tra i servizi dei telegiornali ad illustrare le notizie quotidiane dal fronte, restituivano un orrore opaco, muto, incomprensibile. Come a volte accade al risveglio dagli incubi, di queste immagini private del loro orizzonte di spazio e di tempo restava addosso un malessere ottuso, simile alla claustrofobia: una sensazione di moltiplicata impotenza, di forzata estraneità nei confronti di una realtà che restava ambigua, remota, indecifrabile e che la moltiplicazione infinita degli schermi, incapace di addomesticare, contribuiva solo a banalizzare. Poi ho oltrepassato il confine. E quello spaesamento è scomparso. Di colpo. Proprio mentre passo dopo passo, uno sguardo alla volta, imparavo faticosamente ad orientarmi tra i luoghi, i tempi, i volti di un paese in guerra.» Stefano Savona

Selezione film

La rete degli spettatori porta film di qualità nelle sale e nelle scuole, facendo incontrare il pubblico con registi, sceneggiatori e attori.