È tempo di guardarci in faccia, noi che amiamo il cinema, che lavoriamo nel cinema e vorremmo sempre proteggerlo. Sia la sala cinematografica come luogo sia il film come opera d’arte e cultura non sono più al centro dell’immaginario collettivo. Certo, è così da anni, ma le vicende e le questioni legate alla pandemia di Covid-19 hanno accelerato incredibilmente i processi e le questioni legate alla distribuzione dei film di qualità e/o indipendenti. Possiamo passare i prossimi anni a cercare le colpe e qualcuno a cui addossarle oppure possiamo fare qualcos’altro, per esempio provare a ricostruire un discorso pubblico attorno al cinema, interessare gli spettatori e portarli fuori dal salotto di casa e dalle nuove abitudini di visione.
La Rete degli Spettatori da più di 10 anni è al fianco di chi il cinema lo fa e di chi lo guarda e in questo tempo ci siamo accorti che il rapporto delle persone con le sale cinematografiche è cambiato; vogliamo quindi intervenire in questo cambiamento, riportando il pubblico davanti a un grande schermo e soprattutto davanti a film importanti, che sfuggano dalle regole di un mercato sempre più aspro e selvaggio, dai linguaggi di chi ha a cuore una fruizione solamente passiva del film. Vogliamo che i film parlino allo spettatore e che gli spettatori possano parlare con i film, i registi e i produttori di opere indipendenti e capaci di cogliere il mondo in cui viviamo e renderlo immagine, linguaggio, arte e pensiero.
Per il terzo anno di fila, A tutto schermo decide di dedicarsi al mondo del documentario, un modo di fare cinema che è avanguardia rispetto ai linguaggi e alle tecnologie contemporanei, capace di mostrare e analizzare il tempo e il mondo in cui viviamo e al tempo stesso è difesa di un’idea libera di cinema, necessariamente lontana da logiche di potere o commercio. Il documentario è dialogo con la realtà e i suoi protagonisti, è rifiuto delle imposizioni, è una forza di riflessione e creazione contro le imposizioni.
In virtù di questo dialogo, il documentario necessita la visione collettiva più di altri linguaggi cinematografici, non si può però negare che, proprio in questi anni di contrazione degli spettatori, le piattaforme streaming abbiano offerto uno spazio importante e prezioso alla forma del documentario e ai suoi temi, per questo abbiamo deciso di collaborare per la rassegna di quest’anno, e speriamo anche in futuro, con CG Entertainment, piattaforma da sempre attenta al cinema italiano indipendente e ai migliori documentari in circolazione.
Con CG Entertainment lavoreremo su due fronti: la valorizzazione dei nuovi film della rassegna A tutto schermo ’22, che dopo il passaggio nelle sale accompagnati dagli autori, saranno visibili in streaming e arricchiti di interviste e approfondimenti, per raggiungere il pubblico che questi film non può vederli in sala; la creazioni di due percorsi sul documentario e il cinema indipendente italiano composti dai migliori film della piattaforma, a cui forniremo una curatela editoriale fatta di contributi critici e interviste.
Perché non è lo streaming il nemico da combattere per salvare il cinema dall’oblio, ma l’uso delle piattaforme come mezzo di gestione del potere da parte dei colossi industriali, delle multinazionali della “cultura” che approfittano delle crisi per minimizzare concorrenza e dissenso. Noi cerchiamo di fare la nostra parte, di mostrare i film e valorizzarne le forme artistiche e creativa. Vogliamo avervi al nostro fianco, dentro una sala e davanti a uno schermo.
LA SELEZIONE in collaborazione con CGTV
• “Divided: What Language Do You Express Love in?” di Federico Schiavi e Christine Reinhold (2022) – Produzione: A World With a View in collaborazione con Nacne
• “Rue Garibaldi” di Federico Francioni (2021) – Produzione: Cinevoyage
• “Nulla di sbagliato” di Davide Barletti e Gabriele Gianni e prodotto da Cinemovel in associazione con CIAI e Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa (2020)
• “Innesti” di Sandro Bozzolo (2022) – Produzione Una Film, Enrica Viola
• “The matchmaker” di Benedetta Argentieri (2022) – Fandango
• “Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni” (2021) Produzione Graffiti Doc, Iota Production, Tag Film – (solo nei cinema aderenti all’iniziativa)